Digital Skill: siamo veramente pronti per il futuro 4.0?

feb 14

Scritto da Laura Conti

Quando si parla di quarta rivoluzione industriale si fa solitamente riferimento alla trasformazione dei processi produttivi del settore manifatturiero. Il paradigma dell’industria 4.0 è però più complesso e ha un impatto significativo sull’intero ecosistema in cui operano le aziende.

Lo spazio e il tempo nell’industria del futuro

In questo nuovo modello industriale, gli oggetti sono interconnessi in modo virtuale e producono un flusso continuo di informazioni. Per fare un esempio, l’analisi dei dati deve essere condotta in tempo reale per adeguare la produzione e la distribuzione di prodotti a ciò che richiede il mercato.

La nuova percezione dello spazio e del tempo ha rivoluzionato anche le esigenze del consumatore finale, il cui focus è passato dal semplice acquisto di beni e servizi alla fruizione di vere e proprie esperienze.

In questo complesso sistema di interconnessioni, lo sviluppo di tecnologie innovative rappresenta uno dei driver più importanti del cambiamento, ma ci sono sfide riguardanti la dimensione sociale e aziendale che possono diventare dei veri ostacoli se non affrontate adeguatamente.

Il digital skill gap in Italia

Realtà aumentata, sensori, additive manufacturing, big data: tecnologie che portano il seme di una vera rivoluzione industriale. Ma chi le sa usare?

Secondo i dati degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, l’industria 4.0 in Italia vale 1,2 miliardi di euro, una miniera da esplorare, e gli investimenti sono in continua crescita soprattutto in tecnologie di industria IoT e industrial analytics.

Nonostante questi processi innovativi rappresentino una grande opportunità per il tessuto economico italiano, i dati mostrano che le aziende, e in particolar modo le PMI, non hanno la consapevolezza e le competenze necessarie per accedere al futuro 4.0.

Il 38% delle imprese infatti dichiara di non conoscere abbastanza i temi dell’industria 4.0, ma ancora più significativi sono i dati riguardanti il digital skill gap, ovvero l’assenza di competenze digitali in azienda (fonte Osservatori).

In primo luogo, manca la consapevolezza dell’importanza di queste competenze: ben il 54% delle imprese italiane non prevede di realizzare a breve un assessment interno sulle digital skill, e la percentuale sale al 79% nel caso delle PMI. Tra le aziende che hanno già svolto quest’analisi, solo il 38% si ritiene pronto per affrontare le sfide della digital transformation.

Example of bad variable names


“Il paradigma dell’industria 4.0 implica prima di tutto un sostanziale cambiamento culturale. Il 'fattore umano', cioè i professionisti in ambito digitale, è un elemento imprescindibile per garantire alle aziende di rimanere al passo con l’innovazione. Per questo la collaborazione con un partner tecnologico competente e affidabile può essere la soluzione per competere in un mercato sempre più esigente” Alessandro Ballerio, Amministratore Delegato di Elmec Informatica.

Superare il digital skill gap con un partner affidabile

Per gestire la complessità del processo di innovazione 4.0, le aziende possono dare vita a delle collaborazioni con partner in grado fornire loro le competenze e le tecnologie necessarie in modo semplice e accessibile.

Affidarsi ad un partner in questo caso, serve a poter beneficiare di competenze specialistiche in ambito IT che altrimenti non si potrebbero ottenere se non con pesanti investimenti.

Una storia di successo è quella tra Noberasco, azienda ligure che opera da decenni nel settore alimentare, e Elmec Informatica, managed service provider di servizi e soluzioni IT. La collaborazione tra le due aziende ha permesso l’installazione di un’architettura di networking di ultima generazione per connettere i diversi reparti produttivi del nuovo stabilimento, garantendo la massima produttività e costi di gestione contenuti.

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