Scritto da Mattia Ballerio - Sponsored Blog Post
La strategia IT delle aziende, per quanto riguarda il data management e gli ambienti business critical, sta evolvendo sempre di più verso logiche hybrid cloud. La diretta conseguenza di queste logiche ibride è l’adattamento del design dei sistemi di protezione, archiviazione e conservazione del dato secondo le stesse logiche ibride che governano i sistemi IT di produzione delle aziende. In questo contesto, il mercato sta rispondendo positivamente alle tecnologie e piattaforme di data management come l’ONTAP di NetApp, che estendono le logiche di infrastruttura ibrida anche su temi di protezione del dato.
Stiamo assistendo a una rivoluzione per quanto riguarda lo sviluppo delle piattaforme di data protection. Se parole e concetti come backup e recovery erano già uno standard da anni, da un po’ di tempo sentiamo parlare e sviluppare competenze e skills che portano avanti concetti come: business continuity, disaster recovery, conservazione a lungo termine, compliance e governance e sicurezza dei dati.
Cosa succedeva in passato?
In passato, il contesto in cui si inserivano le soluzioni di protezione del dato era molto diverso dall’attuale. I dati delle aziende erano mediamente molto omogenei, per quanto riguarda la loro natura, la tipologia e il ciclo di vita del dato stesso. Si trattava prevalentemente di applicazioni legacy legate a singole macchine fisiche con tassi di crescita molto statici e variabilità giornaliera limitata. Anche la dislocazione dei dati era circoscritta ad ambienti on-premise presso la sede del cliente e/o all’interno dell’unica sala strutturata e ingegnerizzata per ospitare un centro di elaborazione dati.
Di conseguenza il backup, le relative operations e tecnologie avevano tra i loro obiettivi, quello di fare un backup del dato nell’unica repository in cui effettivamente era memorizzato e garantirne l’integrità, piuttosto che andare ad agire sui tempi di ripartenza di sistemi. D’altra parte, dobbiamo anche pensare che le stesse necessità di business delle aziende erano ben differenti da quelle attuali: ci si poteva permettere dei tempi di go-to-market sicuramente meno sfidanti e gli stessi sistemi informativi erano meno pervasivi all’interno delle varie realtà aziendali.
L’approccio del sistema di backup era quello di memorizzare e storicizzare i dati per potervi accedere in caso di problematiche sugli ambienti di produzione dei clienti. La focalizzazione principale era quindi l’accessibilità e la consistenza del dato così come la possibilità di effettuare ripristini dei dati sugli stessi sistemi che li ospitavano originariamente. Uno dei massimi livelli di innovazione era la possibilità di poter dislocare una copia dei dati di backup e storicizzarli in un luogo diverso e completamente slegato dalla locazione geografica dei sistemi di produzione.
L'attuale scenario della data protection
Se pensiamo alle caratteristiche che identificano i dati nel contesto di mercato attuale, ci sono delle nette differenze con il passato, che vanno di conseguenza a adeguare le soluzioni che tutti i player del mercato stanno cercando di portare alle aziende.
Partiamo dalla locazione del dato, che è sempre più distribuito e al quale si accede in differenti spazi logici e fisici. Come un tempo, rimangono ancora grandi installati di sistemi on-premises, ma questi sono sempre più affiancati e integrati da ambienti ospitati presso le facilities dei private cloud provider e/o Managed Services Provider. E non possiamo trascurare neanche la presenza sempre più concreta di applicazioni e dati ospitate presso i principali hyperscaler o Public Cloud Provider. Diventano sempre più frequenti anche tutte quelle applicazioni che vengono fornite in modalità SaaS (Software-as-a-service) o PaaS (Platform-as-a-service). Insomma è evidente che la natura e le caratteristiche dei dati sono diventate più eterogenee e più variegate.
Questa estesa differenziazione ha contribuito allo sviluppo di nuove metodologie di accesso al dato, nuovi protocolli (SAN/NAS/Object Storage), nuovi apparati di rete e nuovi software che possono sfruttare appieno le potenzialità di un costrutto logico che si è molto evoluto nel tempo. In tutto questo il sistema di nuovi protocolli e tecnologie ha avuto, come dirette conseguenze, anche la modifica dei meccanismi con cui i dati vengono protetti e le metriche di valutazione per decidere una tecnologia di data protection piuttosto che un'altra. Nello specifico, quello che le aziende necessitano sempre di più, sono soluzioni che permettono di effettuare backup molto più frequenti nel tempo, con minor impegno e controllo nella gestione delle backup operations quotidiane da parte degli amministratori di sistema, ma anche e soprattutto, la possibilità di effettuare restore dei dati ovunque un cliente abbia le risorse per poter estrarre valore e informazioni dai dati stessi a supporto del business. questo molte volte può voler dire effettuare backup dei sistemi on-premise verso il private cloud e viceversa oppure replicare del proprio private cloud verso i public cloud provider.
Diventa chiaro che il concetto di un unico luogo fisico dove gestire i dati risulta obsoleto, in quanto l’approccio e i risultati che tutte le aziende vanno cercando è la minimizzazione dei tempi di fermo del business, che possono essere causati da fattori a volte imprevedibili nella gestione dei sistemi informativi aziendali. Per questo motivo si disegnano soluzioni che aumentano la resilienza degli strumenti fondamentali per portare avanti il business dei clienti. Non è pensabile, né tanto meno strategicamente competitivo, immaginare delle infrastrutture con single point-of-failure, data l’estrema pervasione dei sistemi IT all’interno delle organizzazioni aziendale. Se pensiamo poi che sempre più spesso, gli attacchi delle aziende dirette competitor di mercato avvengono attraversi cyber-attacchi, ecco che diventa fondamentale perseguire a 360° una strategia di data protection il più resiliente possibile.
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In questo contesto multidirezionale ed estremamente complesso che si inseriscono le soluzioni di NetApp, basate sul software ONTAP®. Tramite un'unica piattaforma per applicazioni e ambienti virtuali, il portfolio di data protection NetApp ONTAP® mantiene operativo il business e lo protegge dalla perdita di dati. Che i dati si trovino on-premise, nel cloud privato o su qualsiasi hyperscaler, le soluzioni NetApp aiutano ad assicurare la business continuity, il backup e il disaster recovery.
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