Atlantis - la soluzione con cui l’asset management non sarà più un regno ‘perduto’ per la tua azienda!

nov 07

Scritto da Ivana Basaric

 

Se anche per te l’asset management è come Atlantide, ovvero un regno ‘perduto’, ecco una novità che sicuramente apprezzerai e che troverai attiva sul nostro portale MyElmec. Con l’intento di abbandonare i vecchi Excel e CMDB macchinosi e difficili da tenere allineati, Elmec ha pensato di fornire un nuovo alleato ai propri clienti. Si chiama Atlantis ed è un CMDB sviluppato dal nostro team di tecnici, integrando risorse Open Source.

 

Perché abbiamo deciso di sviluppare internamente un CMDB?

Prima di rispondere a questo quesito facciamo un ‘back to basic’ ovvero che cosa si intende con un CMDB. Il termine è preso dal mondo ITIL, significa Configuration Management Database e fornisce, attraverso l'identificazione, il controllo, la gestione e la verifica, un modello logico delle singole unità di configurazione, dette anche Configuration Item, che sono rilevanti per il business. Nel caso dei sistemi informativi intendiamo: server, storage, software, computer, switch ecc. Internamente in Elmec usavamo un prodotto CMDB commerciale, ma avevamo riscontrato una serie di difficoltà come: la mancanza di scalabilità, performance non adeguate, replica del dato (single point of failure), una struttura di dati rigida che non permetteva di fare agevolmente modifiche sui tipi di oggetti del CMDB, una difficile integrazione di dati provenienti da altri software e una lettura non agile di dati provenienti da altri tool. Per questo abbiamo cercato un CMDB sul mercato, ma ogni volta qualche fattore che ci interessava, rimaneva scoperto. In concomitanza a questo, è successo che anche nostri clienti iniziassero a chiederci consigli su CMDB e in particolare sui processi che gli permettessero di tenere allineati i dati con la realtà. Da qui l’idea di sviluppare un nostro CMDB appoggiandoci su risorse open source, a cui abbiamo dato un nome leggendario, Atlantis.

Perché un CMDB è importante per un’azienda?

Se adeguatamente popolato questo strumento diventa un sistema dinamico che permette di avere una visione costante del patrimonio informatico, delle entità connesse e delle relazioni esistenti tra gli oggetti, ma richiede anche un effort molto importante per mantenerlo sempre allineato con la realtà. Questo perché i dati spesso devono essere inseriti manualmente ed i processi di change management non sono coordinati.

Ci sono molte aziende che non hanno un CMDB, ma affidano il tracciamento degli asset a file Excel che passano di mano in mano per essere aggiornati con tempi molto lunghi e spesso con errori. Se analizziamo invece il caso di un’azienda che paga un CMDB ha un costo molto alto perché richiede un effort di risorse sia interne che esterne. Inoltre, a causa di mancanza di processi adeguati, le aziende spesso devono rifarsi al fornitore per sapere quante macchine sono gestite da lui e fidarsi delle informazioni fornite. Uno degli aspetti che diminuisce il costo di gestione per il CMDB è l’inserimento di processi automatizzati che sfruttano le API (Application Programmable Interface) native del prodotto. Queste sono delle interfacce software che permettono di creare oggetti, modificarli, leggerne le informazioni direttamente da tool come: WorkspaceOne, Snow, LanSweeper ecc.

ATTENZIONE!!! Uno degli errori più frequenti è confondere il CMDB con un tool di discovery. I tool di discovery estrapolano soltanto informazioni puramente tecniche e non sono in grado, come invece lo è un CMDB, di dare anche informazioni legate al business. Con informazioni business intendiamo: la criticità di una macchina, le fasce di maintenance, i servizi erogati dalla macchina, l’impatto sul business comportato dallo spegnimento di una determinata macchina e il ruolo che viene svolto dalla macchina stessa (produzione, quality, sviluppo ecc.). Queste informazioni infatti non possono essere automatizzate, ma vengono gestite manualmente coinvolgendo diversi stakeholder, tramite processi ben strutturati di change management.

 

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Che cosa offre quindi Atlantis di Elmec ai clienti?

Atlantis permette alle aziende di:

  • Avere un unico tool di IT Asset Inventory, aperto agli stakeholder coinvolti (come i fornitori) e in grado di abilitare un’analisi di correlazione tra gli asset inseriti;
  • Avere un overview chiara e semplice di quello che è il parco asset aziendale per agevolare decisioni su eventuali riorganizzazioni;
  • Avere trasparenza totale di quello che è in gestione a Elmec e permettere al cliente di mantenere la governance su quanto sta succedendo;
  • Implementare processi di validazione in cui è il cliente che approva o meno la modifica che si fa sui singoli asset.
  • Integrare la scrittura e la lettura del CMDB con altri strumenti e software tramite API;
  • Ottimizzare il modello dell’IT Asset Inventory attraverso l’acquisizione e il mantenimento dei dati in maniera automatica, ma non solo. I clienti possono avere la possibilità di modificare manualmente le caratteristiche degli asset e caricare anche gli item che non sono compresi nel perimetro del servizio Elmec;
  • Migliorare l’efficienza dei processi riducendo il tempo e l’effort attualmente spesi da risorse interne ed esterne;
  • Avere accesso facilitato grazie al portale integrato, MyElmec.

 

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